Gli Abitanti di Trebisacce sono legati alla propria cultura gastronomica (marinara e contadina) una cucina fortemente caratterizzata dal ciclo delle stagioni e dal calendario delle feste religiose. Si rinnovano antiche ricette e piatti tipici che risaltano sapori, odori, aromi che ne sottolineano la peculiarità,la bontà, la genuinità.
Così come altri settori, anche quello della conservazione e valorizzazione del patrimonio culinario rivendica identità e appartenenza e diventa - per il territorio e le comunità - una risorsa, un tratto distintivo da difendere e da tutelare. Mangiare sano - mangiare bene. A casa e al ristorante.
Un discorso che i ristoratori locali hanno ben inteso: riproposizione di ricette tradizionali per offrire a clienti e turisti il gusto e il piacere di stare a tavola.
Sapori di mare
A Trebisacce il pesce è sempre fresco grazie alla flotta locale. Per questo motivo non perdetevi la zuppa di pesce, la nudicella, seppie e piselli o seppie šcattulijàte al tegame, la raja alla trebisaccese, le diverse modalità di cottura delle alici e delle sarde ( quelle arrostite alla brace, appena sfiorate da un po’ di sale, origano e qualche goccia di limone).
Sapori di terra
La ricca gastronomia trebisaccese propone ancora succulenti cibi legati al mondo dell’agricoltura.
Inumerevoli e semplici sono le pietanze contadine come licùrde i farina, con l’uovo, con cipolle, pipirusse- uova e salsiccia, pipirusse e ppatàne, peperoni e melanzane, minestre dell’orto, firrazzùli, maccarùni, rašcatilli, cipolline, cibi essiccati e conservati, marmellate. E poi ancora le gustose carni e insaccati di maiale. Sono ancora in uso i tradizionali contenitori, le terrecotte dell’arte vasaia locale (truzzarùghe) per conservare la salsiccia, le soppressate, la gelatina, sott’olio o nella sugna. Sono di?usi anche i cibi del mondo della pastorizia: dai formaggi alle ricotte, alle varie carni di agnello e di capretto.
E poi ancora le zeppole fritte nell’olio, quelle della tradizione natalizia.
Trebisacce è anche il paese degli agrumi e in casa si preparano infusi e liquori al gusto di limetta e limoncello, di mandarino, di arancia. Ma anche al gusto di mirtillo, cìveze i ruvetta (more), alle olive nere.
Una ulteriore caratteristica della cucina trebisaccese è rappresentata dalla panificazione tradizionale (in famiglia e nelle aziende): pani, pitte, taralli, varietà di frese e dolci.
Tutti i panificatori locali hanno conservato il rapporto con la tradizione.
Oltre al pane casereccio si possono trovare le varie forme di “pitte”.